Consigli per gli acquisti.

Allora succede che Tizio dice che avremo una crisi a V, Caio gli risponde che molto probabilmente la crisi sarà a W e Sempronio, dati alla mano, dice che la crisi sarà ad U.
Inoltre Caio dice che uno degli aspetti di questa crisi sarà la deflazione, Tizio afferma che se si analizzano i dati ci sarà inflazione e comunque Sempronio seguendo i suoi modelli ci dice che ci sarà deflazione seguita da iperinflazione.
Nel breve periodo Caio dice che dobbiamo restaurare il protezionismo mentre Tizio controbatte che dobbiamo ancora di più aprirci al libero mercato e Sempronio è per un dosaggio di ambedue.
Questo è allo stato attuale la condizione per gruppi del nostro apparato economico teorico e pratico.
E'
evidente che per l'economica, sedicente scienza, la previsione e
l'analisi attuale dei fenomeni economici e talmente bassa e la sua
comprensione è talmente ridicola [1] da generare analisi economiche
che generalmente [2] o sono delle vere e proprie comiche o ci
lasciano costernati per l'assoluta opinabilità delle stesse.
E
dato che lor signori hanno dimostrano fino ad adesso di non capirci
una beata cippa, mi sento di dare anch'io una mia valutazione sui
modi per uscire da questa grave crisi economica. Basata ovviamente
non su sofisticati modelli matematici ma sul vecchio e caro buon
senso.
Tralascerò
volutamente le onorevolissime attività senza scopo di lucro.
Tralascerò
tutte le considerazioni relative al concetto di valore.
Mi
concentrerò sull'economia attuale come “dato di fatto” per “come
è”, prescindendo da giustificatissime considerazioni
filosofico-economiche alternative e relative degnissime proposte.
E
cercherò di essere breve.
L'attuale
economia intesa come ideazione, produzione e scambio si basa su un
presupposto fondamentale ovvero l'uso del danaro e relativi
surrogati. Tutto ruota attorno a questo.
I
problemi maggiori si hanno nella fase di scambio laddove il danaro è
sovrano indiscusso, coloro che partecipano a detto scambio debbono
possedere/scambiare/ricevere il denaro ritenuto necessario
all'operazione.
Per
esempio coloro che possiedono i mezzi di produzione [3] avranno il
denaro necessario dall'utile che trarranno dalla loro attività,
coloro che prestano il loro tempo lo avranno dal loro salario.
E'
anche evidente che i due gruppi si contenderanno, l'uno a scapito
dell'altro o della collettività, [4] il denaro creato [5], in questo
contesto il movimento di denaro unito alla fiducia nel sistema
genererà una economia più o meno florida.
E'
qui il problema, nel movimento/scambio/acquisto/vendita in cui viene
usato il denaro, che nel nostro caso è piuttosto anemico per un
motivo molto semplice: non ne viene dato abbastanza ai soggetti che,
a mio parere, sono gli unici in grado di mantenere una
economia diciamo frizzante, e cioè il popolo, la gente, la massa, la
moltitudine.
Tutti
i trucchi finanziari per compensare la perdita di potere d'acquisto
delle persone avvenuto sistematicamente negli ultimi venti-trent'anni
sono falliti o sono messi molto male e per sperare di mantenere
l'attuale status di “tutela dei ricchi” non resta che qualche
residua alchimia [6] finanziaria o la speranza di qualche evento
inatteso (terno al lotto?).
L'imperativo
e allora che bisogna ristabilire il potere di acquisto della gente, e
per far questo non c'è altro da fare che redistribuire la
ricchezza. L'economia non può mantenersi florida se per la gente
non c'è denaro da spendere, senza movimento di massa di denaro è
inevitabile che l'economia ne risenta pesantemente.
Per
come siamo messi adesso non c'è produzione che tenga, i prodotti
invenduti aumenteranno rimanendo sul groppone delle varie aziende,
generando perdite che a loro volta produrranno inevitabilmente altre
contrazioni nel denaro in movimento.
Lo
stato [7] da molti anni ci mette del suo disimpegnandosi e limitando
sistematicamente e brutalmente tutte quelle tutele che valorizzano
qualitativamente la vita dei suoi cittadini limitandone l'azione ed
intaccandone pesantemente le speranze e la fiducia nel sistema.
E
siccome la stragrande maggioranza della gente vive di salario l'unico
modo per dare più denaro al popolo è aumentarne significativamente
lo stipendio, il tutto a parità di tasse, [8] e ricostruite uno
Stato di nuovo in grado di tutelare i propri appartenenti.
Saluti
a tutti.
[1]
Questi personaggi sono famosi per le spiegazioni che danno dei
fenomeni economici, specialmente negativi, rigorosamente dopo che
questi sono avvenuti.
[2] Ci sono anche stati casi isolati di pensatori economici che hanno saputo prevedere gli esiti attuali della crisi. Purtroppo sono stati una assoluta minoranza, ovviamente inascoltata.
[3] E' irrilevante che appartengano ai settori primario (agricoltura), secondario (industria) o terziario (servizi).
[4] Inflazione, deflazione, stagflazione, credit crunch etc. etc.
[5] Il denaro oggigiorno è la moneta cosiddetta “flat” , una convenzione senza alcun valore di riferimento fisico (oro, argento e così via).
[6] L'Alchimia è la condizione che più si addice per somiglianza alla moderna economia.
[7] Minuscolo voluto.
[8] La riduzione delle tasse, potete esserne certi, comporterà inevitabilmente il ridimensionamento forzato della spesa sociale, quindi minori tutele e minore sicurezza.
[2] Ci sono anche stati casi isolati di pensatori economici che hanno saputo prevedere gli esiti attuali della crisi. Purtroppo sono stati una assoluta minoranza, ovviamente inascoltata.
[3] E' irrilevante che appartengano ai settori primario (agricoltura), secondario (industria) o terziario (servizi).
[4] Inflazione, deflazione, stagflazione, credit crunch etc. etc.
[5] Il denaro oggigiorno è la moneta cosiddetta “flat” , una convenzione senza alcun valore di riferimento fisico (oro, argento e così via).
[6] L'Alchimia è la condizione che più si addice per somiglianza alla moderna economia.
[7] Minuscolo voluto.
[8] La riduzione delle tasse, potete esserne certi, comporterà inevitabilmente il ridimensionamento forzato della spesa sociale, quindi minori tutele e minore sicurezza.