25 aprile 2010

Fini ci prova

Se uno analizza politicamente la vicenda Fini-Berlusconi non riesce ad avere un quadro politicamente comprensibile della mossa del presidente della camera. [1] Cercherò di spiegarmi, la differenziazione volutamente evidente da Berlusconi lo pone in condizioni piuttosto imbarazzanti, politicamente parlando.

Ad esempio se creasse un suo gruppo parlamentare non farebbe altro che evidenziare una rottura in seno alle forze che sostengono il governo dando ai leghisti il pretesto per il ritiro dei propri ministri con conseguenti nuove lezioni che li vedrebbero vincere a spese del PDL che comunque manterrebbe una forza tale da permettersi di tornare al potere con Berlusconi [2] meno ovviamente Fini ed i suoi rompiscatole che magari si alleeranno con qualche partito di centro.

Non tengo conto dell'opposizione semplicemente perché il suo spessore politico é ridicolo e la sua forza elettorale attualmente non preoccupante.

Sempre per esempio rimane all'interno del PDL ma inizia una lotta di logoramento, non si sa su che cosa, nei confronti del primo ministro facendo attenzione a non creare le condizioni per far sì che il presidente della repubblica sciolga le camere ed indica nuove elezioni. Si troverebbe a fare un po' di opposizione, finalmente, dato che quella eletta proprio non ne vuole sapere di farla, ma cosa otterrebe per se stesso?.

Comunque la si guardi Fini avrebbe fatto tutto questo per ottenere o una sconfitta certa alle elezioni o per un ipotetico “logoramento” del presidente del consiglio e a meno che non abbia perso ogni senso della realtà mi sembra un po' poco per un politico della scuola di Fini.

Già, a meno che lui sappia qualcosa che pochi sanno e che, per ovvi motivi, è ignorata persino da Berlusconi.

Fini, lo sanno pure i sassi, fa parte di quella destra storica che a partire dallo MSI fino ad oggi ha sempre avuto un corridoio preferenziale all'interno della pubblica amministrazione, in particolare, indovinate, nelle forze dell'ordine che sono componente fondamentale dei servizi di informazione. In ragione di questo vantaggio, alla faccia di D'Alema, forse è stato detto a Fini qualcosa di decisivo, un progetto in avanzato stato di preparazione che prevede l'estromissione definitiva del milionario milanese dal mondo politico italiano.

L'ho già scritto qui e probabilmente tutto questo serve unicamente e solo per differenziarsi dal capo del governo, oramai ingestibile ed impresentabile per le oligarchie che ci governano, in modo da rendersi l'unico politicamente accettabile per la successiva investitura e avere una più che accettabile possibilità di vittoria con l'appoggio da parte dei cospiratori.

Non vedo altre motivazioni alla tutto sommato sterile sollevazione di Fini e va detto che comunque se per i cospiratori fallisse la carta Fini resterebbe sempre il vecchio e caro centrosinistra.


Saluti a tutti


[1] Lo so, ci vogliono le maiuscole.

[2] A Berlusconi non frega niente se la Lega diventa ogni anno più forte, il suo non è un partito politico ma una organizzazione creata per evitargli tribunali e conseguenti condanne. A lui interessa stare lì per non andare in galera, gli interessano solo alleanze che gli permettano di governare e darsi una solida immunità, la politica è solo un accessorio.

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